Non esistono evidenze che indichino un rischio aumentato di complicanze tromboemboliche o emorragiche dovute all’uso dell'anticoagulante orale Dabigatran ( Pradaxa ), rispetto alla terapia ininterrotta con Warfarin ( Copumadin ), nei pazienti avviati a isolamento delle vene polmonari mediante ablazione transcatetere a radiofrequenza per fibrillazione atriale.

L'obiettivo di uno studio è stato quello di dimostrare che Dabigatran potesse essere impiegato in sicurezza come metodo alternativo alla somministrazione continua di Warfarin durante l’anticoagulazione periprocedurale nell’imminenza dell’ablazione transcatetere di fibrillazione atriale.

Lo studio ha coinvolto 999 pazienti consecutivi avviati ad ablazione transcatetere della fibrillazione atriale. Di questi, 376 sono stati posti in trattamento con Dabigatran ( 150 mg ), mentre i rimanenti 623 sono stati tenuti sotto Warfarin a un INR terapeutico.

Dabigatran è stato sospeso poco prima della procedura per poi essere ripreso al termine di quest’ultima, non appena i pazienti erano stati trasferiti al piano di degenza.

È stato applicato un abbinamento in base ai punteggi di propensione per generare una coorte di 344 pazienti in ogni gruppo.

Le complicanze emorragiche e tromboemboliche totali sono risultate simili in entrambi i gruppi, sia prima ( 3.2% vs 3.9%; p = 0.59 ) che dopo ( 3.25 vs 4.1%; p = 0.53 ) l’abbinamento.
Episodi emorragici maggiori sono occorsi nel gruppo Dabigatran, rispetto a quello Warfarin, nell’1.1% vs 1.6% ( p = 0.48 ) dei casi prima dell'appaiamento, e nell’1.2% vs 1.5% ( p=0.74 ) dei casi dopo l’abbinamento.
Si è anche registrato un solo evento tromboembolico in ognuno dei due gruppi.

Nonostante le dosi più elevate di Eparina impiegate nel corso della procedura, il tempo di coagulazione attivata ( ACT ) è risultato significativamente inferiore nei soggetti che assumevano una o due dosi di Dabigatran rispetto a quelli in terapia ininterrotta con Warfarin. ( Xagena_2013 )

Fonte: Circulation: Arrhytmia and Electrophysiology, 2013

Xagena_Medicina_2013